martedì 30 giugno 2015

Democrazia e innovazione


L'ultimo modulo della nostra scuola, nei due week end di metà aprile e metà maggio, affronta il rapporto tra 'democrazia e innovazione '. Nella retorica oggi dominante il problema semplicemente non esiste: l'innovazione è un valore in sé ed è altrettanto scontato che si possa integrare facilmente e felicemente con la democrazia.

Nella realtà le cose sono molto più complesse. Lo stato non brillante della nostra democrazia, su cui abbiamo approfonditamente ragionato nei moduli precedenti, è dovuto anche alle difficoltà di gestire le implicazioni delle travolgenti innovazioni tecnologiche dei nostri tempi. Si pensi, per esemplificare, ai nodi connessi al dilagante sovraccarico dell'informazione oppure, ancora, a quanto le nuove tecnologie contribuiscano a 'smontare ' i luoghi di lavoro.  Le aziende cambiano, qualcuno dice 'svaniscono ', ma con esse si modifica anche l'organizzazione del mondo del lavoro. Una struttura fondamentale della democrazia, i lavoratori che si organizzano, un corpo intermedio decisivo nelle democrazie novecentesche, sta subendo contraccolpi micidiali.

Ecco perché vogliamo ragionarne a fondo. Iniziamo venerdì 17 aprile interrogandoci sul rapporto tra innovazione e uguaglianza. Il giorno dopo discuteremo proprio del rapporto tra la democrazia e il nuovo sistema mediatico e, nel pomeriggio, sull'altrettanto controversa relazione esistente tra innovazione tecnologica e democrazia industriale. Chiudiamo questo primo gruppo di lezioni con una tavola rotonda tra studiosi e giovani operatori per esplorare le nuove strade che stanno prendendo l'innovazione culturale e la partecipazione.

A metà maggio, il venerdi 15, riprenderemo la 'scuola ' ragionando sull'impresa sociale; continueremo il giorno dopo per affrontare la questione dell' 'economia della condivisione ' e, nel pomeriggio, per ragionare sul rapporto tra 'libertà e nuove tecnologie '. L'ultima lezione, sul valore politico dell'innovazione scientifica, è spostata, per impegni internazionali del relatore, a giovedì 28 maggio.

Domenica 17 maggio non vi saranno lezioni, ma potremo sfruttare questo buco nel calendario per un incontro tra il direttore e i corsisti, per tracciare insieme un bilancio di questo anno di intenso lavoro e per ragionare sul programma per il prossimo anno.

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